Papa dal 1939 al 1958.

1. Pio XII e il suo Pontificato
Eugenio Maria Giovanni Pacelli nasce a Roma il 2 marzo 1876, rampollo di una agiata famiglia dedita al servizio papale. Studia a Roma nel Collegio Capranica, nel Seminario S. Appollinare e, infine, presso l’Università Gregoriana. Nel 1899 viene ordinato sacerdote. Dal 1909 al 1914 insegna nella Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici. Nel 1911 passa come sottosegretario alla Congregazione degli Affari Straordinari della Chiesa, di cui nel 1914 diventa segretario. Nel 1917 viene inviato da Benedetto XV come Nunzio Apostolico in Baviera e nel 1920 diventa il primo rappresentante della S. Sede presso la neonata Repubblica Tedesca (Repubblica di Weimar), trasferendosi nella nuova Nunziatura di Berlino. Nel 1924 firma il Concordato tra la S. Sede e la Baviera e nel 1929 quello con la Repubblica Tedesca. Lo stesso anno è nominato cardinale e ritorna a Roma come nuovo segretario di stato di papa Pio XI che spesso lo invia per il mondo come suo Legato: nel 1934 presenzia, così, al Congresso Eucaristico di Buenos Aires e nel 1935 a quello di Lourdes; nel 1936 compie una visita pastorale nel Nord America; nel 1939 inaugura a Lisieux la nuova basilica di S. Teresa del Bambino Gesù; nel 1938 va al Congresso Eucaristico Internazionale di Budapest. Il 2 marzo 1939 succede a Pio XI sul soglio di S. Pietro. Muore nella residenza estiva di Castelgandolfo il 9 ottobre 1958. Eletto papa all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, Pio XI si impegnò subito per la pace cercando di portare sollievo alle sofferenze delle popolazioni e contribuendo alla salvezza di perseguitati, dispersi e sfollati. Dopo la guerra, interviene a favore dell’edificazione di una società internazionale fondata sulle solide basi della giustizia. Impressionante è l’insieme degli argomenti e delle problematiche teologiche ed etico – religiose affrontate da Pio XII nei suoi documenti e nei discorsi. Il suo insegnamento fu un notevole punto di riferimento anche per il Concilio Vaticano II. Tra i documenti più importanti citiamo: 1. Encicliche: Supremi pontificatus (1931), sulla decadenza morale dell’umanità e la sua rigenerazione in Cristo per mezzo della Chiesa; Divino afflante spiritu (1943), sugli studi biblici; Mystici corporis Christi (1943), sulla Chiesa; Mediator Dei et hominum (1947), sulla S. Liturgia; Humani generis (1950), sui fondamenti della dottrina cattolica; Evangelii praecones (1951), sull’attività missionaria della Chiesa; Sacra virginitas (1954), sulla verginità; Haurietis aquas (1956), sul culto del S. Cuore; 2. Discorsi importanti: La elevatezza (1946), sulla natura universale della Chiesa; Soyez les bienvenues (1952), sulla morale cristiana; Vous avez voulu (1955), sulla Chiesa e la comprensione della storia; 3. Radiomessaggi: La solennità (1941), nel 50esimo anniversario della Rerum novarum; Oggi (1944) nel quinto anniversario dell’inizio della Guerra; Benignitas et Humanitas (1944), sui problemi della democrazia; La famiglia (1952), sulla coscienza e la morale.

2. La Mariologia di Pio XII
Pio XII ha dato un grande impulso alla dottrina e alla devozione mariana, soprattutto con la proclamazione del dogma dell’Assunzione di Maria al cielo, l’Anno Mariano del 1954, i numerosi discorsi e radiomessaggi e, soprattutto, la grande mole di 470 documenti totalmente o parzialmente mariani. Tra questa mole di documenti emergono in particolar modo: la Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus con cui procede alla proclamazione del dogma dell’Assunzione al cielo; le Encicliche: Deiparae Virginis Mariae (1946), in preparazione della proclamazione dogmatica; Fulgens corona (1953), nel centenario della proclamazione dogmatica dell’Immacolata Concezione da parte di Pio IX (1854) e per l’indizione dell’Anno Mariano; Ad caeli Reginam (1954), sulla regalità di Maria e l’istituzione della festa omonima; Le pèlerinage de Lourdes (1957), nel centenario delle apparizioni. Tra i radiomessaggi primeggiano quelli indirizzati ai vari Congressi mariani nazionali o internazionali tra cui, ad esempio, quelli di Spagna (Quién Nos pudiera - 1954) e di Roma (Inter compluses – 1954) e quelli diretti ai pellegrini di Fatima:  come Benedicite Deum caeli (1942), con la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria,  e Magnificat anima mea Dominum (1951), sul messaggio di pace della Vergine Santissima. Per Pio XII, Maria risplende davanti ai fedeli con la sua bellezza e la sua santità incomparabili ed è la via più breve per giungere al cuore di suo Figlio. Come Regina Assunta in cielo, Maria, in subordinazione a Cristo, è la potente e materna mediatrice di grazia presso Dio.

Bibliografia
AA VV, Storia della Chiesa. La Chiesa nel XX secolo 1914-1975, Vol. X/1, Jaca Book, Milano 1975; CAVATERRA E., Processo a Pio XII. Intervista con padre Raimondo Spiazzi, Pan Editrice, Milano 1979; PADELLARO N., Pio XII, S.A.I.E., Torino 1956; BERTETTO D.,  Maria la serva del Signore, Edizioni Dehoniane, Napoli 1987; SPIAZZI R., Maria SS. nel Magistero della Chiesa, Massimo, Milano 1987; Maria SS. Insegnamenti Pontifici (Pio XII), Edizioni Paoline, Roma 1959.