1. Età medioevale
La letteratura polacca è nata inneggiando alla « Madre di Dio» (Bogurodziea); un inno che è il primo monumento letterario della lingua polacca, composto da ignoto autore verso la fine del sec. XIII e assunto tosto al fastigio di inno nazionale, molto in voga fino al sec. XVI. Nei secoli XIV e XV la poesia religiosa polacca e, in modo particolare, la poesia mariana, ha avuto una singolare fioritura. Meritano particolare menzione: Il pianto della Madre di Dio sotto la croce, poesia di più strofe; il Canto dell'Annunciazione di Maestro Matteo; la Corona di rose alla Madonna (stampata a Cracovia nel 1581).

2. Età moderna
Nel sec. XVI incomincia a languire anche la poesia mariana. Fanno eccezione il convertito Szarzynski (1550-1581) autore di un classico Sonetto a Maria in cui esalta la Vergine che schiaccia la testa al serpente, e Miaskowski con i suoi Canti per la Vergine Maria. Nella prosa. si distingue Pietro Skarga (1586-1612) autore di ottimi Sermoni per le feste della Madonna. Nel sec. XVII inneggiarono alla Vergine i poeti Bartolomeo Zimorowicz (1597-1678) autore degli Inni per le feste solenni della Vergine delle madri e della Madre delle vergini, la SS. Vergine Maria, e Vespasiano Kochowski (1638-1700) col suo Rifugio alla corona polacca della Madonna. Nel sec. XVIII, rialzavano, in Polonia, le sorti della poesia mariana, l'« Accademia Mariana » fondata a Varsavia, nel 1751, dall'Arciv. Mons. Giuseppe Zaluski (v. Accademie Mariane) ed i Sodales Mariani, defensores Mariae dei Confederati di Bar (1768-1772).

3. Età contemporanea
Nel sec. XIX, e, più particolarmente, dal 1827 al 1855, si ebbe un vero periodo d'oro nella letteratura mariana polacca. Dominano, in tale periodo, i nomi di Adamo Mickiewicz (1798-1851) (Cfr, Kallenbach J., Adam Mickiewicz, Varsavia 1938), il quale, come ha scritto il Tretiak, « cantò il nome di Maria con le più belle parole che siano giammai esistite nella lingua polacca »; Sigismondo Krasinski (1812-1859), il cantore della « donna » dell'Apocalisse (cap. XII) e Giulio Slowacki (1809-1849), invaghito anch'egli - come Krasinski - della « donna » del cap. XII dell'Apocalisse. A lato di questi tre grandi, fioriscono vari altri cantori mariani minori. Verso il tramonto del sec. XIX e all'alba del XX domina la figura del Sienkiewicz (1846-1916) autore del Quo vadis?, glorificatore, nei suoi romanzi storici, di Maria. Nel nostro secolo, particolarmente a cominciare dal 1918, anno che segna la liberazione della Polonia, abbondano prosatori e poeti esaltanti, in nobile gara, Maria, quali Sofia Kossak Szczucka, Adalberto Bak (Cfr. Podrázny J., La poésie mariale polonaise dans la decade 1939-1949, in « Alma Socia Christi » IX, pp, 130.143).

Bibliografia
TRETIAK G., La Vergine nella poesia polacca, Cracovia 1904; JODELKA T,. Poesia mariana polacca, Niepokalanáw 1949; ROSINSKA B., Notre Dame dans la poésie populaire polonaise, in Du Manoir, II, pp, 215-238, PIEKUT S., La Madonna nella Letteratura polacca, in « Enc. Mar, Theothcos », II, pp, 719-728.