Il 30 giugno 1985, alle 22.50, nell'appartamento della famiglia di Giulio Kim e Giulia Youn, una coppia con quattro figli, sarebbe stata vista lacrimare una statua della Vergine Maria. Da allora, sarebbero stati attribuiti alla statua della Vergine una serie di straordinari avvenimenti: il pianto di lacrime amare, di olio fragrante, il movimento avanti e indietro della statua nella sua nicchia, l’emanazione di profumo di rose dal corpo della proprietaria, numerose "rivelazioni" fatte dalla statua a Julia Youn. Il 29 giugno del 1989, Giulia Youn avrebbe ricevuto anche le stigmate. A tutto questo si sarebbero aggiunti nel tempo altri miracoli, sopratutto eucaristici di varia natura e modalità, come il cosiddetto "miracolo dell’eucarestia" che consisterebbe nell’apparizione di un’ostia consacrata che, nella bocca della veggente, si trasforma in un pezzo di carne sanguinante.
Il 1 gennaio 1998, l’Arcivescovo di Kwangju, Mons. Victorinus Youn, ha emanato un documento per mettere in guardia i suoi fedeli dai cosiddetti "avvenimenti di Naju". Secondo il vescovo, tali avvenimenti rompono l’unità della fede della Chiesa e, inoltre, non mostrano affatto di avere un’origine soprannaturale e di rpovenire da Dio. Già fin dal 30 dicembre 1994, l’Arcivescovo di Kwangju aveva formato una commissione per seguire ed indagare i fatti, che hanno radunato in questa anni attorno a Julia migliaia di fedeli cattolici ed anche persone di altre fedi. Dopo aver fatto sopralluoghi, sentito testimoni, avere più volte incontrato la stessa Julia Youn,  visitato la sua casa e la nicchia con la statua della Vergine, la Commissione ha fornito al Pastore le sue conclusioni negative. Il vescovo, di conseguenza, ha messo in guardia i fedeli dal seguire i cosiddetti "miracoli di Julia" e notato come anche gli scritti di Julia "mancano di genuinità e credibilità" essendo le supposte dichiarazioni della Vergine ricopiature di intere pagine di altri libri religiosi pubblicati in Corea. Il Presule ha contestato anche il "miracolo dell'Eucaristia" sottolineando che la fede cattolica lega il miracolo della transustanziazione del pane e del vino soltanto alla celebrazione della Messa ed alle parole che vengono pronunciate dal sacerdote in memoria di quanto fatto da Gesù.