Ostina è una borgata che si trova a breve distanza da Reggello, un comune della provincia di Firenze. In questo luogo, il 10 luglio del 1993, una casalinga di nome Silvana Orlandi, mentre passeggia con il figlio Giacomo, vicino alla chiesetta di San Tommaso, vede una nuvoletta di fumo, dentro la quale prende forma una figura di donna che le chiede di recarsi nella sacrestia della chiesa, di lì a cinque giorni. Nella data stabilita, Silvana tornò in chiesa da sola e, nella sagrestia, verso le ore 18, vide per la prima volta la Santa Vergine e ricevette il primo messaggio da divulgare tra i fedeli. Nell''apparizione del 15 agosto, l'entità dichiara apertamente di essere la Vergine e invita tutti a pregare molto. Ella si presenta come una giovane donna vestita in modo alternato con abiti di colore blu, bianco o marrone. L'8 dicembre la Madonna chiede che venga riconsacrata la Chiesa come segno della riconciliazione con Nostro Signore. Dopo il diffondersi della notizia, centinaia di persone partecipano agli incontri e consegnano alla veggente le loro intenzioni di preghiera in bigliettini scritti a mano, prima a diecine poi a centinaia, depositate in un vaso di vetro posto sull'altare. Nell'apparizione del 29 Maggio 1994 la Vergine, vestita di bianco con la corona in mano, dice di essere la "Madonna della Riconciliazione". L'8 dicembre 1994, viene consegnato alla veggente un messaggio per il parroco in cui si afferma che le apparizioni sarebbero continuate ancora per molto tempo, l'ultima domenica di ogni secondo mese. Si susseguono così, altri incontri con la Madonna che chiede sempre di pregare, di pregare molto, perché solo la preghiera tiene lontano il male.
Al 1994 risale la nomina di una speciale commissione medico-teologica-scientifica da parte del Vescovo di Fiesole, monsignore Luciano Giovannetti, perché studiasse quello che avveniva nella chiesa di Ostina. Nel giugno del 2000, la Commissione, conclusi i lavori, affermò che non esisteva nessuna origine soprannaturale degli eventi e la Curia di Fiesole aggiungeva che il culto, del resto assai limitato, che continuava in quella chiesa parrocchiale, aveva il solo scopo di accompagnare la preghiera dei fedeli. Nonostante queste prese di posizione, il Vescovo non è intervenuto ancora in maniera ufficiale.