CATEGORIA: MARIOLOGIA - RICERCA
TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE: Maria di Nazareth. Saggi teologici


Antonino Grasso
MARIA DI NAZARETH
Saggi teologici
Editrice Istina, Siracusa 2011

INTRODUZIONE DELL'AUTORE
Il volume raccoglie alcune delle ricerche più significative pubblicate nel corso degli anni sulla Rivista LAÓS dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Luca” di Catania. Ho affrontato volta per volta diversi argomenti, rifacendomi agli studi e alle ricerche di vari e noti autori, soprattutto a quelli provenienti o in qualche modo legati alla formazione mariologica e agli indirizzi di ricerca del Marianum di Roma. Questa facoltà, dove ho conseguito i miei titoli accademici, viene oggi considerata un vero laboratorio internazionale di riflessione mariana, intesa non come ghetto chiuso ma come campo aperto per la conquista, in un fattivo dialogo interdisciplinare, di orizzonti sempre più ampi nella comprensione della figura e dell’opera di Maria alla luce del mistero di Dio Trinitario e della Chiesa. Rivedendo, aggiornando e assemblando adesso questi Saggi teologici su Maria di Nazaret in un unico volume - il quarto della collana scientifica Studi e ricerche dell’I.S.S.R. San Luca - ho voluto formire un valido e pratico aiuto a quanti, siano essi docenti, studenti, devoti o curiosi, desiderano avere un testo manegevole per approfondire le loro conoscenze sulla Madre del Signore. Gli argomenti scelti spaziano sugli ampi orizzonti della S. Scrittura, del magistero della Chiesa, dell’ecumenismo, della poesia, della cultura e della società e fanno ben comprendere come la figura, la persona, la missione e  l’influsso di Maria non sono e non possono essere estranei alla vita e alle problematiche dell’uomo contemporaneo. Riscoprendo l’oggettivo valore non solo religioso e spirituale ma anche socio – politico e antropologico di Maria, “nostra sorella in umanità” come affermava Paolo VI, tutti possiamo sperimentare la sua fattiva vicinanza alla nostra esistenza ed accoglierla come una rassicurante compagna di viaggio. Maria, infatti, non ci è vicina solo perché è la Madre di Gesù, ma perché lo ha seguito nel discepolato e perché, postasi con consapevolezza accanto al Crocifisso, si è schierata maternamente e per sempre a favore degli oppressi, dei poveri, dei disprezzati, dei bisognosi, degli ultimi. Carica di tutti questi significati che scaturiscono dalla Parola che Dio ci ha rivelato e da quello che la Chiesa, guidata dallo Spirito, ci insegna, la Vergine di Nazaret ci appare come il sigillo dell’ottimismo di Dio sull’umanità; la conferma di quanto Egli stimi le sue creature e di come abbia bisogno di loro per portare a compimento la sua creazione ed essere Padre per tutti; il segno tangibile di ciò che Dio può realizzare con ogni uomo e ogni donna che non mettono ostacoli alla potenza trasformante e vivificante del suo amore.

PRESENTAZIONE DI MONS. PIO VITTORIO VIGO
ARCIVESCOVO EMERITO DI ACIREALE


«L’anima mia magnifica il Signore

e il mio Spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,46-48).
Con questi versetti del Magnificat, intendo presentare il saggio di Teologia Mariana di Antonino Grasso, che ringrazio vivamente, perché mi ha dato la possibilità di approfondire le verità sul mistero di Maria, in una prospettiva nuova e ampia.
Tutte le generazioni” sono chiamate a parlare di Maria, “la serva del Signore”. In base alle parole del Magnificat dire di Lei è anzitutto un atto di obbedienza alla volontà del Padre, un modo di ricordare le meraviglie compiute e di celebrare la sua gloria. Afferma il teologo Zwingli:
«Quanto più cresce la gloria e l’amore di Gesù Cristo tra gli uomini, tanto più cresce anche la valorizzazione e la gloria di Maria, perché ella ha generato un Signore e Redentore così grande e ricco di grazia».
Questa affermazione richiama il principio di proporzionalità diretta ed in ambito di fede è una pura dossologia Cristo - mariologica. Pertanto si può dire che la gloria attribuita a Maria è tale anche verso il Figlio, dando risalto all’allocuzione ad Jesum per Mariam.
A proposito del rapporto tra esistenziale di Maria con il suo Figlio Gesù, mi piace ricordare sempre due espressioni che esprimono la singolarità della pienezza di grazia riservata per la Madre. La prima la ritroviamo nel salmo 36 (35), 10, riferita a Maria senza esitazione: “È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce”. La seconda l’ho trovata nell’immagine di una raccolta pensata per avviare la conversazione nei gruppi. Raffigurava una mamma che allattava il bimbo e la didascalia diceva: “Il bambino illumina la madre”. Tutte due le espressioni ci parlano esattamene di ciò che è stato dato da Dio alla Vergine Maria.
L’Autore, partendo dalla prospettiva teologica incarnazionista, presenta Maria come la donna della Eucarestia, perché nel Divino Mistero la Chiesa rievoca la sua esperienza materna col figlio Gesù e con i discepoli in cammino verso l’unità. Proprio nell’unità tra l’Unigenito del Padre ed i Discepoli, oggi tutti i battezzati, la vergine di Nazaret esercita il ruolo di “donna educante” alla vera fede, la fede della Chiesa, che libera da una prospettiva chiusa si lascia condurre dalla voce dello Spirito.
Il teologo Grasso, in questo saggio, è riuscito in modo eccezionale a guardare Maria di Nazaret: sia con lo sguardo al mondo orientale, attraverso la liturgia bizantina e l’analisi dei testi ecologici delle feste della Theotokos; sia con l’attenzione alla teologia occidentale, attraverso i documenti magisteriali e le catechesi mariane del Beato Giovanni Paolo II che conducono all’atto di affidamento secondo il motto pontificio “Totus tuus”.
I vari titoli di Maria, approfonditi dagli studi e dalle lettere del beato card. J.H. Newman trasportano il lettore a toccare le vette più alte della spiritualità mariana, senza mai abbandonare la prospettiva cristologica.
Studiando attentamente il mondo della poesia, l’Autore ci fa notare come Maria riesce a portare un raggio di luce nella società odierna, priva di sguardi limpidi, occupata solo di economia. È proprio Cristo a introdurci nel pieno giorno e nella Verità liberante.
Questo libro risalta la personalità di Maria come typos di Donna Sociale, in special modo nella prospettiva dell’ inculturazione. Maria di Nazaret è stata proclamata “Madre di Dio; Madre vergine; donna Immacolata; Assunta in cielo in corpo ed anima”. Nelle loro riflessioni teologiche e spirituali i credenti l’hanno considerata come “Nuova Eva; Mediatrice; Corredentrice”, prototipo e Madre della Chiesa”.
In una Chiesa multiculturale, in primo luogo si rende necessario uno sforzo per comprendere le altre culture e aprire la mente a ciò che queste possono proporre. Non esistono culture superiori o inferiori, ma solo culture differenti; esse sono soprattutto sistemi dinamici, in permanente sviluppo e dialogo, alla luce di un certo sincretismo. Per questo motivo, l’ inculturazione non è l’equivalente di un ritorno al passato o del recupero di certi elementi folcloristici, ma è l’equivalente di un’autentica incarnazione nello spirito contemporaneo dei popoli che indubbiamente ha radici profonde. Per questo motivo la Mariologia si vede messa a confronto con l’immagine del divino nelle varie culture, cercando di capire che senso possa avere parlare oggi, per esempio, di “Madre di Dio” o “maternità verginale”. La stessa cosa la si può dire delle forme di devozione e di culto.
1. L’inculturazione, in ambito teologico, porta il credente a “solcare il mare” del mondo, portandolo a saper discernere tra lo Spirito di Dio e lo spirito impuro. La Mariologia in questo caso purifica e rende ragione della Speranza.
2. L’inculturazione è luogo di scambio reciproco e di uguaglianza e di creatività dell’umano, quindi è un sitz im leben, luogo vitale. In questo ambito, la Mariologia interculturale stabilisce luoghi di sommo interesse per l’umano e potenzia il miglioramento della qualità della vita e dell’esperienza religiosa.
L’intento di questo trattato mariologico è quello di studiare Maria di Nazaret, sia nella storia Sacra che nella storia Sociale, elevandola a Donna politica, cioè donna dell’etica dei popoli, in cui “tutte le generazioni mi chiameranno beata”.
L’Autore riesce molto bene nel suo proposito. Lo studio di questo testo e la riflessione orante che suggerisce fanno ardere il cuore per la Mamma di Gesù e Madre nostra, la sola che riesce con un unico abbraccio, invitare tutti gli uomini all’unità e alla pace.

Acireale 1 settembre 2011.
Festa della Madonna delle Lacrime

+ Pio Vittorio Vigo, Arcivescovo
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