CATEGORIA: SACRA SCRITTURA
TITOLO DELLA PUBBLICAZIONE: Beata Colei che ha creduto. Maria una donna ebrea


F. MANNS
Beata colei che ha creduto. Maria, una donna ebrea
ed. Terra Santa, Milano 2009

Frédéric Manns, direttore emerito dello Studio Biblico Francescano a Gerusalemme, acuto conoscitore dello sfondo ebraico del Nuovo Testamento e biblista di fama internazionale, sulla base di fonti canoniche e non, opera, con uno squarcio sulla riflessione teologica e sulla prospettiva interreligiosa, una ricostruzione argomentata della figura di Maria, ebrea di Nazaret, scelta per divenire madre di Dio e dei viventi.
Dal contesto religioso, politico e sociale della Galilea del I secolo, esce un ritratto realistico e minuzioso.
Niente di straordinario nella vita di questa giovane visitata da Dio nell’ordinaria quotidianità per essere chiave della salvezza operata in Gesù. Come dice Teresa di Lisieux negli Ultimi colloqui: «Perché un libro sulla Vergine mi piaccia e mi faccia bene, è necessario che io possa vedere la sua vita reale. E sono sicura che la sua vita reale doveva essere molto semplice».
Dall’istante dell’annuncio Maria assume il suo posto nell’universo e di fronte all’eternità. Scaturisce in lei un sentimento di sé profondo e misterioso, un senso di grandezza pari a quello del suo niente.
La sua personalità fiorisce in quell’Avvenimento. Scopre il perché della sua nascita, della sua fanciullezza e dell’adolescenza, perché ha avuto un padre ed una madre tali, perché è vissuta in quella terra: termine delle profezie e luogo dove la profezia trova la sua dimora conclusiva. Le analogie veterotestamentarie si svelano e le immagini antiche dense di significato rifulgono: in esse si profila un volto, quello di Maria.
Il suo fiat è l’espressione della sua libertà, certa di essere parte di una grande storia che porta nel mondo il riconoscimento e la lode di Dio. Una libertà capace di abbandonarsi all’Infinito a Lei accaduto, da cui dipende il destino del cosmo. Una storia di libertà. Questa piccola donna è tutta nella coscienza di Colui cui appartiene. La memoria di cui vive è l’attesa che si compia la promessa, l’alba della risurrezione totale. Per sé e per il mondo.

Luisa Cabrini
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